Collegio San Carlo Roma

Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo

Regolamento del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo

(Approvato dalla Conferenza Episcopale Lombarda il 15/01/1996)

Premesse:


Il presente regolamento:

1) Trova il suo fondamento, la sua ispirazione e il suo completamento, nella disposizione di diritto comune riguardo ai Collegi ecclesiastici e, in particolare, nello Statuto del Collegio Ecclesiastico Internazionale S. Carlo Borromeo, approvato l'8 aprile 1995 dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica su proposta della Conferenza Episcopale Lombarda, che nei confronti di detto Collegio svolge il ruolo di Patronato Episcopale';

2) Si propone:

  • come punto di riferimento per i sacerdoti-studenti, che si impegnano ad accettarlo e ad osservarlo nello spirito e nella lettera;
  • come mezzo per favorire la realizzazione delle finalità del Collegio Ecclesiastico.

3) E' stato approvato, a norma di Statuto (Cfr. art. 3.2.b), dalla Conferenza Episcopale Lombarda, il 15 gennaio 1996.

 

Natura e finalità

1) Il Collegio Ecclesiastico Internazionale S. Carlo Borromeo accoglie i sacerdoti-studenti diocesani inviati, dai rispettivi Ordinari, a Roma per completare la loro formazione sacerdotale.
Solo eccezionalmente potranno essere accolte altre persone.

2) I suddetto Collegio ha sede nei locali di proprietà della Ven. Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo Borromeo della Nazione Lombarda, dati in uso gratuito al medesimo Collegio.

3) Nella certezza che la comunione spirituale sacerdotale si manifesta e si prolunga nella mutua carità, nel rispetto e stima vicendevoli, nella reciproca sollecitudine, il sacerdote - studente favorirà la crescita, nei suoi diversi aspetti, della comunità di vita del Collegio, offrendo, dentro e fuori di esso, una testimonianza veramente sacerdotale.

4) Compito del Rettore, quale responsabile della vita del Collegio, amministratore unico e rappresentante legale di esso, è di favorire la crescita di un ambiente educativo di autentica fraternità presbiterale, che ha il suo centro nella vita liturgica ed in particolare nell'Eucaristia celebrata, adorata, vissuta.

5) Al fine di promuovere meglio tale clima di fraternità, ogni anno sarà scelto, tra i sacerdoti-studenti presenti nel Collegio, un Vicerettore, secondo il criterio indicato dal Rettore (per età o per anni di ordinazione o per scrutinio segreto...). Suo compito è quello di coadiuvare il Rettore nella buona conduzione della vita comunitaria, sostituendolo anche in caso di assenza.

 

Modalità di iscrizione

6) L'ammissione dei sacerdoti al Collegio è di competenza del Rettore, secondo i requisiti indicati dalla Commissione di Vigilanza. In particolare si terranno presente, in modo complementare, i seguenti criteri:

  • Rispetto del principio di internazionalità (Cfr. Statuto, art. 2.3), sia quanto al luogo di provenienza sia quanto al tipo di Università e di Facoltà ecclesiastica;
  • Permanenza di almeno un anno nel Collegio;
  • Media dei risultati scolastici del candidato negli studi teologici;
  • Particolare considerazione per richieste di sacerdoti-studenti diocesani, per i quali non esiste la possibilità di propri collegi nazionali a Roma;
  • Tempo di presentazione della domanda.

7) All'atto dell'iscrizione, o comunque prima del proprio insediamento nel Collegio, il sacerdote-studente allegherà la seguente documentazione, da conservarsi nell'archivio del Collegio:

  • Lettera di richiesta dell'oratore;
  • Lettera del rispettivo Ordinario, in cui dichiari:
  • Il suo consenso alla richiesta del sacerdote;
  • Il curriculum dell'oratore;
  • Il motivo della sua permanenza a Roma (tipo di studio, Ateneo, tempo prevedibile di permanenza);
  • Impegno ad assolvere l'onere economico, qualora l'oratore o altri non vi provvedano;
  • `Facultas celebrandi' ed eventualmente litterae iurisdictionis audiendi confessiones', rilasciate dalla rispettiva Curia;
  • Lettera del Rettore 'a quo' eventualmente l'oratore provenga;
  • Fotocopia di un documento valido di riconoscimento e, per i sacerdoti-studenti non italiani, anche di un permesso valido di soggiorno.

8)   Spetta alla Commissione di Vigilanza decidere con il Rettore l'attribuzione delle borse di studio di proprietà del Collegio.

9)   Sarà impegno del Rettore far precedere il suo assenso da un incontro personale con il sacerdote-studente.

10) Ogni sacerdote, che sarà accolto nel Collegio, sottoscriverà l'impegno a rientrare in Diocesi, non appena l'Ordinario lo richieda.

11) L'eventuale anticipata dimissione di un sacerdote dal Collegio è riservata al Rettore con la Commissione di Vigilanza, sentito preventivamente il Vescovo interessato.

 

Vita Liturgica

12) Ogni sacerdote-studente armonizzerà i propri impegni di studio con la vita liturgica comunitaria del Collegio.

A tale riguardo, terrà particolarmente conto:

a) Dell'esigenza di celebrare l'Eucaristia: con dignità; con un congruo tempo per la celebrazione, la preparazione e il ringraziamento; nel rispetto dello spirito e del contenuto delle disposizioni liturgiche e canoniche;
b) Delle caratteristiche del nostro Collegio: comunità sacerdotale; relazione con la Basilica di S. Carlo; inserimento nella diocesi di Roma; collegamento con i diversi Atenei ecclesiastici;
c) Del rispetto delle dimensioni personali e comunitarie: iniziativa; creatività; responsabilità proprie e altrui.

13) Celebrazioni eucaristiche (feriali):

a) A livello comunitario: ogni giovedì: ore 19
b) A livello personale (a scelta): ore 6.30, in Cappella (con le 'Lodi') ore 7.20, 8, 12, 18.30, in Basilica ore 19.15, a S. Rocco
c) Casi particolari: previo consenso del Rettore, è possibile celebrare individualmente o concelebrare in Cappella, in occasione di:

- Situazioni straordinarie (viaggi, malattie...);
- Avvenimenti particolari (anniversario della propria ordinazione, partecipazione di gruppi esterni...).
- Altri casi concordati direttamente con il Rettore.

14) Ogni martedì alle ore 19, in Cappella, ci sarà la solenne Esposizione del SS. Sacramento, con il canto dei Vespri e la Benedizione Eucaristica. Sarà impegno di ogni sacerdote il parteciparvi.

15)  Incontro spirituale - meditativo:

Per vivere meglio spiritualmente l'anno liturgi-co, a livello personale e comunitario, il sacer-dote parteciperà, nei diversi tempi liturgici, a un incontro di riflessione dettato da un sacer-dote qualificato, scelto ed invitato dal Rettore.

16)  Iniziative spontanee:

Si potranno promuovere o incoraggiare anche altri momenti di preghiera o di formazione nel Collegio o in Basilica (ad es: celebrazione comunitaria di qualche parte della Liturgia delle Ore, ora di adorazione, ritiri spirituali, S. Rosario, novene, pii esercizi di pietà, conferen-ze su temi di spiritualità...).

17)  Attività ministeriali:

Ciascuno si dedicherà ad opportune attività ministeriali (liturgiche pastorali), soprattutto nei giorni festivi, specialmente nel suburbio di Roma e, se necessario, anche nella stessa Basilica di S. Carlo.
Ciò avverrà nei limiti delle proprie capacità e possibilità, d'accordo con il Rettore, senza tra-scurare gli atti comunitari spirituali (Cfr. nn. 13 e 14) e il proprio impegno di studio.

 

VITA DISCIPLINARE

18) Ogni sacerdote-studente:

Si impegna ad accettare e osservare il presente regolamento, dando il proprio fattivo contributo al raggiungimento delle finalità del Collegio;

19) Mette pertanto, all'occorrenza, a disposizione le proprie capacità e competenze per il buon funzionamento del Collegio, rendendosi disponibile a svolgere anche eventuali servizi a vantaggio della comunità sacerdotale;

20) Avrà cura della propria camera, evitando di danneggiarla e impegnandosi a non appendere nulla alle pareti. Curerà le cose a lui affidate in uso personale, come pure quelle comuni del Collegio, anche segnalando prontamente even-tuali difetti o guasti;

21) Informerà preventivamente il Rettore:

a) Dell'eventuale pernottamento fuori Collegio;
b) Del rientro in Collegio in orario notturno (dopo le ore 23.30);
c) Dell'eventuale impossibilità a partecipare agli incontri comunitari settimanali di preghiera;

22) Segnalerà in tempo utile alle Rev. Suore ogni eventuale assenza o grave ritardo ai pasti;

23) Si impegnerà ad accogliere ed intrattenere eventuali ospiti nelle sale a ciò opportunamente destinate;
 
24) Frequenterà con impegno ed assiduità la specializzazione, per la quale è stato mandato a Roma dal proprio Ordinario, e informerà semestralmente il Rettore e il Vescovo dell'andamento degli studi.

 

ADEMPIMENTI ECONOMICI

25)  I sacerdoti-studenti provvedono alla gestione ordinaria della Casa, dividendo tra loro tutte le spese necessarie per la vita comune. Un eventuale avanzo attivo, a fine anno, di tale gestione servirà per la costituzione di borse di studio per sacerdoti-studenti di diocesi povere.

26)  I sacerdoti versano un contributo, stabilito dalla Commissione di Vigilanza, all'inizio di ogni mese, e l'eventuale conguaglio alla fine del mese o dell'anno.

27)  Qualora, previa comunicazione al Rettore, il sacerdote-studente s'assenti per 5 o più giorni consecutivi, corrisponderà per ogni giorno di assenza un contributo giornaliero pari al 30% di quello complessivo. Nulla, tuttavia, sarà dovuto se la camera sarà lasciata libera, durante le vacanze natalizie, pasquali, estive.

28)  Se un sacerdote-studente inviterà a pranzo o a cena un'altra persona:

a) Terrà opportunamente conto delle caratteristiche e disponibilità della Casa;
b) Preavviserà in tempo utile le Rev. Suore per averne conferma;
c) Contribuirà economicamente, dopo aver usufruito di due gratuità mensili non cumulabili.

29)  Il Collegio offre ospitalità, nei limiti nelle proprie disponibilità e a giudizio del Rettore, a eventuali ospiti (vescovi, sacerdoti, parenti e amici dei sacerdoti).

30)  Durante il mese di agosto, il Collegio offrirà soltanto e in modo limitato il servizio di alloggio, senza il vitto, al fine di consentire al personale religioso e laico la fruizione delle dovute ferie.
31)  Chiunque arrechi danno ai locali o agli arredi del Collegio sarà tenuto al risarcimento economico.