Collegio San Carlo Roma

Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo

Storia del Collegio Ecclesiastico Internazionale San Carlo Borromeo

La sessione 23a del Concilio di Trento, tenuta il 15 luglio 1563, si concluse con l'approvazione del decreto di erezione dei Seminari diocesani. Dai documenti storici risulta che a tale approvazione si giunse grazie alla mirabile opera del Card. Carlo Borromeo, convinto assertore della insostituibile necessità dei seminari per la formazione di sacerdoti, che fossero in grado di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli.
Tale lungimirante convinzione ed encomiabile impegno del Card. Borromeo per la formazione dei sacerdoti, in case opportunamente a questo deputate, furono senz'altro alla base della decisione dell'Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo, fondata nel 1471, di impegnarsi a istituire un Seminario per la formazione di sacerdoti lombardi.
In realtà, durante i secoli, i Cardinali Protettori dell'Arciconfraternita avevano sempre tenuto nei locali della stessa Arciconfraternita alcuni giovani convittori che avviavano al sacerdozio e al servizio della Basilica dei SS. Ambrogio e Carlo.
Ma questo non bastava. Lo intuì molto bene Mons. Edoardo Borromeo Arese, maggiordomo di Sua Santità Pio IX, il quale si fece convinto assertore e propagatore dell'idea di un Seminario per il Lombardo Veneto.
L'occasione prossima fu offerta dal fatto che erano rimasti liberi i locali, siti in via del Corso 437, un tempo occupati dall'ospedale nazionale per i malati poveri di origine lombarda.
Pertanto, Mons. Edoardo Borromeo, divenuto Cardinale, si adoperò per convincere l'Episcopato Lombardo Veneto ad accettare di creare tale seminario a Roma. Si opponevano a tale iniziativa tra l'altro la carenza di mezzi di sussistenza e il governo dell'Austria (da cui in quel tempo dipendeva la Lombardia), il quale voleva che coloro che desideravano farsi sacerdoti, nel regno austriaco, studiassero tutti a Vienna.
Ma quando la Lombardia riacquistò la propria autonomia dall'Austria, anche tale ostacolo decadde, e si procedette all'istituzione del primo Seminario Lombardo a Roma. Era il 1863.
L'Arciconfraternita mise a disposizione dei seminaristi, presso la Basilica di S. Carlo al Corso, due piani con 18 stanze ben ripulite, oltre alla cappella, alla sala biblioteca, al refettorio e a un terrazzo.
Il confratello Duca Tommaso Gallarati Scotti giunse a dare la somma di lire 8.500 per il funzionamento di tale seminario. Primo Vicerettore fu don Pietro Prada, e poi come Rettore fu nominato Don Antonio Muller. La prima comunità era formata da 12 studenti, alcuni già sacerdoti e altri chierici in sacris, che frequentavano i vari istituti superiori scolastici, in particolare l'Apollinare e la Gregoriana. Essi offrivano il loro servizio liturgico anche all'annessa Basilica e usufruivano di borse di studio e di legati, messi a disposizione dai confratelli dell'Arciconfraternita.
A questo riguardo merita una particolare segnalazione il generoso aiuto economico dato dal guardiano dell'Arciconfraternita, Comma. Vimercati, a don Achille Ratti, il futuro Papa Pio XI, il quale nel dicembre 1879 celebrava la sua prima S. Messa davanti al Cuore di S. Carlo.
Il Seminario Lombardo continuò ad usufruire della semigratuita ospitalità dell'Arciconfraternita fino al 1887, allorquando il Rettore Mons. Fontana edificò un nuovo seminario in via Gioacchino Belli ai Prati. In seguito, dopo un certo periodo in cui fu unito al Pontificio Seminario Romano (dal 1913 fino al 1920), il Seminario Lombardo riprese in proprio la sua attività in altre zone di Roma: prima in via del Mascherone è poi (dal 1930) nella sua sede attuale presso S. Maria Maggiore.
Nell'Arciconfraternita, intanto, fedele allo spirito sacerdotale del suo fondatore S. Carlo, rimaneva sempre vivo il desiderio di riprendere il servizio caritativo verso i sacerdoti. Soltanto si attendeva una nuova felice occasione per attuare anche esteriormente tale impegno.
Il che avvenne con Mons. Francesco Bertoglio il quale, prima di essere vescovo ausiliare di Milano, fu per ben 31 anni Rettore del Seminario Lombardo.
Egli, lasciato il Seminario e nominato Primicerio dell'Arciconfraternita dei SS. Ambrogio e Carlo, ritenne ormai maturi i tempi e, pertanto, nel 1963 chiese e ottenne dalla Congregazione dei Seminari (oggi Congregazione per l'Educazione Cattolica) il riconoscimento per la nuova istituzione, da lui fon-data con lo scopo di accogliere sacerdoti che, prove-nienti da tutte le parti del mondo e mandati dai rispettivi ordinari, venivano a Roma per completare la loro formazione spirituale e intellettuale.
L'Arciconfraternita mise pertanto gratuitamente a disposizione di tale "Collegio Ecclesiastico Internazionale S. Carlo" i locali già precedentemente utilizzati dal Seminario Lombardo. Anzi, al fine di offrire l'ospitalità a un numero maggiore di sacerdoti, furono aggiunti altri locali, restaurati qualche tempo prima dal precedente Primicerio, Mons. Villa (Vescovo missionario).
Da allora il Collegio ha così potuto svolgere, con frutto, la sua attività, a vantaggio di numerosi sacerdoti, attività che continua tutt'ora rendendo presente nell'oggi la grande "charitas" di S. Carlo verso i sacerdorti, per la cui formazione egli si prodigò, durante l'intera sua vita, con tutto il suo cuore.
A fondamento e a sostegno di tale attività si pongono ora lo Statuto e il Regolamento che vengono qui di seguito pubblicati, dopo essere stati approvati dalle competenti autorità.

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